Da Trieste a Giarre, una rosa di 10 templi intramontabili del gusto che hanno resistito alle mode, a guerre e pandemie: «grandi vecchi» esempio di rinascita
Hanno visto guerre e rivoluzioni, passaggi di proprietà e di mode, e anche pestilenze e pandemie. Ma hanno resistito, nonostante tutto e tutti: sono i bar e caffè storici del nostro Paese. Vogliamo portarvi in un viaggio ideale attraverso questi templi del gusto, ma anche dell’arte e della cultura che hanno ospitato artisti e pensatori, scrittori e politici. Esempi di resilienza che in questi giorni tornano alla loro piena attività. Riuniti nell’associazione Locali Storici (www.localistorici.it, 200 tra alberghi, ristoranti, pasticcerie, confetterie e caffè letterari antichi della Penisola), conservano ambienti e arredi originali, cimeli, ricordi e documentazione storica sugli avvenimenti importanti e le frequentazioni più illustri.
Slancio per la ripartenza
A guidarci nella scelta il tema della rinascita. Per questo abbiamo selezionato una rosa di caffè e pasticcerie che conservano l’impronta del Liberty, il grande movimento che ha le sue basi teoretiche in Ruskin, Morris e nei Preraffaelliti per poi irradiarsi nelle varie capitali, assumendo connotazioni e nomi diversi: Modern Style, Art Nouveau, Jugendstil, Secessione, Floreale, Modernismo Catalano, Liberty. E che aveva nelle sue basi una forte fiducia nel progresso, nel futuro e nel nuovo. Lo slancio di una nuova partenza, appunto.
La settimana dell’Art Nouveau
Per chi non volesse fermarsi ai locali qui proposti, ma percorrere l’Italia alla ricerca dei tanti tesori – a volte sconosciuti – di questo movimento artistico suggeriamo la Settimana internazionale dell’Art Nouveau che quest’anno si svolgerà dall’8 al 14 luglio 2021 su iniziativa dell’associazione Italia Liberty (www.italialiberty.it). Il calendario è promosso dall’associazione, con il patrocinio di MiC Ministero della Cultura, Enit, Council of Europe e Fondazione Italia Patria della Bellezza.
Un viaggio tra caffè e pasticcerie
Sarà un evento diffuso su tutto il territorio, con appuntamenti in varie località: visite guidate, mostre e conferenze per consentire a un vasto pubblico di vivere un’esperienza originale a ritroso nel tempo. Noi, però, preferiamo iniziare il nostro viaggio con caffè e pasticcini.
Pasticceria Pirona, dal 1900
Patria dei caffè storici, il nostro viaggio parte da Trieste, dove la pasticceria nacque dall’estro di Alberto Pirona dispensando confetture, dolci, frutta in conserva, paste e biscottini, nonché liquori e vini scelti. Quest’ultimi apprezzatissimi da James Joyce. Meta preferita di letterati e artisti, è divenuta una frequentatissima istituzione. Vetrine, arredi e scritte con la linearità liberty dei primi del Novecento (largo Barriera Vecchia 12, Trieste).
Caffè Mulassano a Torino, dal 1907
Bancone in onice di Numidia con decorazioni in bronzo, soffitto a cassettoni legno-e-cuoio, pareti con specchi e boiserie, decorazioni scolpite in legno e dorate a polvere. E una facciata in legno, con bussola e ampie vetrate. Liberty straordinario creato dall’ingegner Vandone insieme ai migliori artigiani, progettato “a moduli” per poter essere smontato e rimontato altrove. Per i torinesi è un simbolo (piazza Castello 15, Torino).
Caffè pasticceria Baratti & Milano, dal 1858
Sempre a Torino, altra patria dei caffè, Ferdinando Baratti ed Edoardo Milano, per l’Esposizione Universale del 1911, ampliarono la loro confetteria col Caffè sotto i portici di piazza Castello. Gioiello liberty, opera dell’architetto Casanova e dello scultore Rubino per i bassorilievi in bronzo, con esterni e interni di straordinaria ricchezza decorativa, tra marmi intarsiati, stucchi, lacche, rare stoffe, arredi in mogano. Amato da Mascagni e Gozzano (piazza Castello 29, Torino).
Pasticceria Vigoni, dal 1878
Splendido esempio Liberty, con banconi a motivi floreali, pavimenti, soffitto e persino illuminazione originali d’inizio Novecento. Il fondatore Enrico Vigoni creò qui il dolce-simbolo di Pavia, la Torta Paradiso, con un ingrediente segreto che la faceva arrivare sempre fresca anche all’estero, e che vinse medaglie d’oro all’Esposizione Internazionale di Milano del 1901, 1902 e 1906 (strada Nuova 110, Pavia).
Caffè Fiaschetteria Italiana, dal 1888
Soprannominato amichevolmente il “Florian di Montalcino”, creato da Ferruccio Biondi Santi, “inventore” del Brunello, da oltre un secolo è polo d’incontro enologico e culturale dei produttori locali e meta dei raffinati di tutto il mondo. Squisito esempio di puro Liberty, è tutto originale, con bancone e vetrine, divani in velluto rosso, specchi, tavolini in marmo giallo com’erano a fine Ottocento (piazza del Popolo 6, Montalcino-Si).