Culla di un’ospitalità secolare, terra di accoglienza e di cultura del gusto, accompagnata dalla passione per il buon bere. L’edizione 2020 della Guida ai “Locali storici d’Italia” consegna ancora una volta al Veneto la medaglia d’oro per tasso di storicità dei suoi alberghi, ristoranti, pasticcerie e caffè. Sono infatti veneti 37 dei 213 luoghi cult recensiti dalla 44^ pubblicazione del volume (gratuito e disponibile da lunedì 27 luglio, anche in formato app con geolocalizzazione) che segnala i locali italiani con almeno 70 anni di esercizio. Per Enrico Magenes, presidente dell’Associazione Locali storici d’Italia: “La guida è un viaggio nel tempo tra le pietre miliari del turismo culturale nel nostro Paese, un tour tra i pionieri dello stile e del gusto made in Italy che raccontano, concretamente, la nostra storia”.
E quest’anno la Guida edita dall’Associazione Locali storici d’Italia – senza scopo di lucro e patrocinata dal ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo – accende i riflettori sulla mixology, l’arte di miscelare, con un itinerario da Nord a Sud tra i santuari del cocktail e dell’alchimia in bicchiere, senza dimenticare ricette segrete e tradizioni di famiglia, ma anche i consueti aneddoti sui personaggi storici e le frequentazioni più famose e curiose, nazionali e internazionali.
Gli alberghi, ristoranti, pasticcerie-confetterie-caffè letterari e fiaschetterie segnalati dalla Guida, infatti, oltre alla storicità, devono conservare ambienti e arredi originali (o comunque che testimonino le origini del locale), ma anche presentare cimeli, ricordi e documentazione storica sugli avvenimenti e sugli ospiti illustri.
Il ristorante 12 Apostoli di Verona, ad esempio, vanta tra i suoi frequentatori D’Annunzio, Ezra Pound, la Callas, Fellini, Barbra Streisand e Hemingway, che si dice aver lasciato il cuore al The Gritti Palace di Venezia. Sempre in Laguna, la Pensione Accademia ha ospitato invece Marcello Mastroianni, mentre l’Hotel Excelsior Venice Lido Resort, oltre ad aver visto nascere la Mostra del cinema nel 1932, ricorda i soggiorni di Marconi, Mata Hari e Vittorio Emanuele III. Dickens, Balzac, Wagner, Mann, Proust e Faulkner hanno riposato nelle stanze dell’Hotel Danieli, e Tchaikowsky ha orchestrato nella camera 106 dell’Hotel Londra Palace i primi tre movimenti della Sinfonia n. 4. Dal Caffè Lavena gli hanno fatto eco musicisti contemporanei come Ughi, Rubinstein Rostropovic e Maag, e alla Trattoria da Romano di Burano nei 26 libri delle firme illustri hanno lasciato testimonianze anche Miró, Matisse e de Chirico. E se è vero che in Veneto il buon bere diventa una religione, seguendo il fil-rouge della 44^ edizione della Guida non si può non fare tappa al Caffè Dante Bistrot di Verona per rendere omaggio all’Americano e al Gin Tonic, per poi proseguire in direzione Vicenza e assaggiare il Mezzoemezzo della Grapperia Nardini, la birra del primo importatore da Austria e Germania, il Ristorante Birraria Ottone (entrambi a Bassano del Grappa), ma anche l’Amaro ‘900 d’ispirazione austro-ungarica della Liquoreria Carlotto (Valdagno). Si torna a Venezia con il cocktail per festeggiare i 300 anni del Caffè Florian e, chiudendo il cerchio alcolico, per condividere una risata a base di “Gatto”, una variante dell’Americano, al Chat Qui Rit.
Tra le province, con 19 referenze Venezia si conferma salda al primo posto nella classifica nazionale, seguita nella Regione da Verona (8 locali), con Vicenza (4), Belluno (3), Treviso (2) e Padova (1) a distanza.
Sul fronte nazionale, seguono il Veneto nella classifica la Lombardia (34 locali storici inseriti) e la Toscana (26), con Piemonte (22), Liguria (21) e Campania (18) subito sotto il podio.