Nei Locali Storici d’Italia, infatti, l’eccellenza attraversa la storia viaggiando tra tradizione e modernità grazie a piatti esclusivi e semplicissimi. Cibi come la jota carsolina, una zuppa con crauti, patate e fagioli che all’Antica Trattoria Suban si prepara dal 1865 e che da allora porta «una goccia di Trieste nel mondo». Spostandoci poi in provincia di Bolzano, a Tel-Parcines troviamo il Ristorante Bagni Egart, dove ancora oggi si possono gustare i piatti preferiti dell’imperatrice Sissi e le speciali lumache allevate in loco.
Spostandoci in Cadore arriviamo a Cortina d’Ampezzo, dove l’Hotel de la Poste sta aprendo un nuovo bar che si occuperà di mixology e distillati in abbinata alla nuova Cigar Room, con degustazione di 400 tipi di sigari. Continuiamo poi il nostro viaggio verso Venezia, dove l’eccellenza è da sempre nel cuore e nell’anima della città. Qui, nello storico Caffè Florian, si può degustare l’esclusiva miscela di caffè “Venezia 1720”, sospesa tra note di cacao e spezie orientali. Sotto lo splendido lampadario di Murano del Gran Caffè Lavena, invece, si possono assaporare la cioccolata calda, la torta di cioccolato e i “fagottini Lavena”, dolcetti esclusivi che ancora oggi sposano l’arte pasticcera con il buon caffè. Passeggiando ancora per le calli della città lagunare arriviamo poi all’Hotel Quattro Fontane, dove un platano di 300 anni garantisce frescura agli ospiti dell’omonimo ristorante, regno del cuoco Marco Cambone. Un altro gioiello incastonato nel cuore di Venezia è l’Hotel Danieli, leggendario non soltanto per le suites ma anche per il suo “Ristorante Terrazza Danieli”, dove l’executive chef Alberto Fol propone un menù ispirato ai viaggi di Marco Polo in Oriente. Sarà invece lo chef Loris Indri ad accogliervi nel “Ristorante Do Leoni” dell’Hotel Londra Palace, coniugando la tradizione enogastronomica veneziana con le pietanze più ricercate. Il ristorante “Club del Doge” e il suo executive chef Daniele Turco vi aspettano poi all’Hotel The Gritti Palace, splendido palazzo cinquecentesco affacciato sul Canal Grande. Le spiagge del Lido fanno invece da sfondo ai ristoranti “Elimar” e “Tropicana” dell’Hotel Excelsior Venice Lido Resort, dove nel 1932 nacque la Mostra del Cinema e dove oggi l’executive chef Damiano Brocchini propone piatti creativi e originali.
Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei Locali Storici d’Italia come Ambasciatori del Gusto arrivando a Padova. Qui troviamo lo storico Caffè Pedrocchi, luogo eletto per degustazioni di particolarità gastronomiche come l’omonima bevanda (un espresso servito in tazza grande con un’emulsione di panna e menta completato con una spolverata di cacao). L’acquavite di pura vinaccia 50° è invece il prodotto più caratterizzante della storica Grapperia Nardini, che dalla provincia di Vicenza è diventata portavoce della “cultura della grappa” nel mondo. Il vino Amarone si sposa con il riso per dar vita ad un particolarissimo risotto al Ristorante Antica Bottega del Vino di Verona, un’illustre superstite delle cento osterie che un tempo punteggiavano il centro scaligero.
Spostandoci poi sulle rive del Lago di Como sono da segnalare il Grand Hotel Villa d’Este di Cernobbio e il suo ristorante principale, il “Veranda”: qui l’executive chef Michele Zambanini lavora con ricercatezza e raffinatezza, utilizzando le migliori materie prime di mare, lago e terra. Proseguendo sull’Antica Via Regina troviamo il Grand Hotel Tremezzo, esclusivo e sorprendente anche a tavola col suo ristorante gourmet “La Terrazza”, dove lo chef Osvaldo Presazzi omaggia i sapori del territorio con le sue creazioni. Sull’altra sponda del Lago di Como c’è Bellagio, dove si trova il Grand Hotel Villa Serbelloni: il suo ristorante “Mistral”, guidato dall’executive chef Ettore Bocchia, è stato premiato con una prestigiosa Stella dalla Guida Michelin. Un’oasi di ospitalità italiana nel Canton Ticino è invece l’Hotel Splendide Royal di Lugano, la cui offerta gastronomica comprende due ristoranti (“I Due Sud” con chef Domenico Ruberto e “La Veranda”). Un altro Lago, quello Maggiore, fa da sfondo invece al fiabesco Grand Hotel des Iles Borromées di Stresa: qui, nel ristorante “Il Borromeo”, l’estro dell’executive chef Gianni Conti vi farà vivere un’esperienza culinaria di alto livello.
Basta la parola “Panettone” per sentirsi subito a Milano, altra importante tappa del nostro itinerario. Qui si trova la Pasticceria Cova, luogo d’incontro e d’incanto famoso in tutto il mondo: fondata nel 1817, ancora oggi celebra l’eccellenza dell’italianità con le sue dolci creazioni. Altre due fermate della metropolitana e si arriva all’Hotel Principe di Savoia: una perfetta armonia tra tradizione e modernità si respira nel suo ristorante “Acanto”, guidato dallo chef Alessandro Buffolino. Sotto le volte della Galleria Vittorio Emanuele II si trova invece il Ristorante-Caffè Savini, che dal 1867 ad oggi propone nei suoi diversi menù anche dei piatti che rispecchiano e rispettano la tradizione della città – dall’ossobuco alla costoletta passando per il risotto alla milanese. Seguendo il corso dei Navigli si arriva subito a Pavia, dove incontriamo la Pasticceria Vigoni. Qui si sfornano ancora prelibatezze come la famosa Torta Paradiso (che nel 1906 si è guadagnata la medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Milano), e la Colomba di Alboino (un dolce pasquale prodotto senza forma di cottura, per ricordare la forma grezza della colomba che secondo la leggenda convinse il re longobardo Alboino a risparmiare Pavia dalla distruzione).
Il nostro viaggio continua dalla Lombardia al Piemonte, fino al piccolo centro di San Giorgio Canavese in provincia di Torino. Qui dal 1896 si trova la Pasticceria Roletti, il cui prodotto di punta continua ad essere l’esclusivo “Biscotto della Duchessa”. La grande pasticceria piemontese è la regina indiscussa anche dei Locali Storici di Torino città. Nel Caffè Al Bicerin è possibile degustare l’omonima bevanda (la cui ricetta rimane ancora oggi segreta) ottenuta da una speciale miscela di cacao, caffè e fior di latte. Nello storico Caffè Pasticceria Baratti & Milano spiccano invece la torta al cioccolato, il gelato al gianduiotto e il capriccio reale (un cestino di pasta frolla con crema chantilly e frutta fresca). Torinesi al rhum, gioie di Cavour e corone sabaude sono invece i prodotti d’eccellenza della Confetteria Pasticceria Stratta, un’istituzione anche per caramelle e confetti. Ma a Torino non ci sono solo i dolci: al Caffè Mulassano, infatti, nel 1926 è stato inventato il tramezzino. Più recentemente invece il “Ristorante Carignano” del Grand Hotel Sitea si è guadagnato una Stella Michelin sotto la guida dello chef Fabrizio Tesse e di Marco Migliol. Le prelibatezze della cucina piemontese (e, su tutti, i bolliti) si trovano infine all’Albergo Ristorante San Giors, regno dello chef Manolo Murroni.
Continuando il nostro viaggio nell’Italia da gustare grazie ai Locali più antichi e prestigiosi arriviamo ora sui monti della Val d’Aosta. A Cogne si trovano sia il Bellevue Hotel (il cui ristorante “Le Petit Bellevue”, con soli sei posti a sedere, si è guadagnato una Stella Michelin sotto la regia dello chef Fabio Iacovone) sia l’Hotel Miramonti (il cui ristorante “Coeur de bois”, regno dello chef Vanja Covilli Faggioli, gode di una posizione privilegiata sul Gran Paradiso). Dai monti al mare il passo è breve, e basta poco per scoprire i luoghi della bellezza e della tradizione culinaria ligure. Dopo una sosta al “Ristorante Giotto” dell’Hotel Bristol Palace di Genova si arriva al Grand Hotel Miramare di Santa Margherita Ligure, dove lo chef Claudio Fortuna ci accoglie nello splendido salone decorato con stucchi e affreschi del “Ristorante Vistamare”. Ricercatezza, tradizione e creativa sapienza gastronomica si trovano anche al “Ristorante Lord Byron” dell’Excelsior Palace Hotel di Rapallo (sotto la guida dello chef Pasquale Giordano) e al “Ristorante Fiori di Murano” del Royal Hotel di Sanremo, regno dell’executive chef Moreno Picchietti.
La cucina assume nuove sfumature spostandoci in Emilia Romagna, terra di grandi tradizioni enogastronomiche e culla d’importanti Locali Storici. Nella Bassa Parmense troviamo il centro di Colorno, dove fin dai tempi della Duchessa Maria Luigia d’Austria si tramanda la ricetta del “Tortél Dóls”. A partire da questo particolare tortello dal ripieno agrodolce il Ristorante Al Vedel ha deciso di fondare una Confraternita, mantenendo viva la tradizione per valorizzare il territorio e assaporarne la tipicità. I cappelletti con tartufo sono invece il piatto forte del Ristorante Antica Trattoria Al Gallo di Ravenna, un gioiello liberty dal sapore dannunziano. I cappellacci di zucca accompagnati dal vino Fortana del Bosco Eliceo si possono invece degustare all’Osteria Enoteca Al Brindisi di Ferrara, la più antica osteria del mondo come certificato dal Guinness dei Primati. La torta sbrisolona con frutti di bosco e “Al Paneton ed Gambaren” (un dolce a lievitazione naturale con amarene e cioccolato fondente) si trovano invece nel Cafè Pasticceria Gamberini di Bologna, un’istituzione della Dotta.
Deliziose raffinatezze, dalla cioccolateria alle gelatine, si trovano anche al Caffè Pasticceria Gilli di Firenze, attiva da quasi tre secoli mantenendo rigorosamente inalterata la tradizione artigianale. Nel capoluogo toscano i luoghi della bellezza e della tradizione culinaria s’incontrano al “Ristorante La Chiostrina” dell’Hotel Bernini Palace, dal menù sempre innovativo. Il Caffè Paszkowski, invece, oltre a distinguersi per la formula del “Caffè Concerto” che lo ha reso celebre in tutto il mondo, propone anche un ottimo ristorante dove poter gustare l’autentica bistecca alla fiorentina. La specialità toscana cotta sulla brace è protagonista anche al Ristorante Albergaccio Villa Machiavelli di Sant’Andrea in Percussina, borgo di antica origine tra San Casciano e Firenze. Spostandosi nella provincia di Siena non può mancare una sosta a Montalcino, per degustare il celebre Brunello accompagnato da bruschetta e salumi toscani al Caffè Fiaschetteria Italiana, soprannominato amichevolmente il “Florian di Montalcino”. In provincia di Lucca, infine, è d’obbligo una sosta al Ristorante Erasmo, attivo da sette generazioni e specializzato nei tordelli lucchesi e nel pollo al mattone.
Proseguendo nel nostro viaggio tra i Locali Ambasciatori del Gusto Italiano arriviamo nelle Marche. Le decorazioni floreali del Caffè Meletti di Ascoli Piceno ci attendono insieme a i prodotti della caffetteria (come l’Anisetta Meletti con la “mosca”), del ristorante (come il classico fritto misto all’ascolana) e della “Dispensa”, un vero negozio di prodotti alimentari tipici. Pochi chilometri ancora e arriviamo a Roma, ricca di Locali Storici e capitale anche del gusto. I profumi e i sapori della tradizione culinaria locale ci portano subito al Ristorante La Matriciana, dove troviamo ad aspettarci i famosi bucatini alla matriciana (tanto amati da Aldo Fabrizi) ma anche l’abbacchio al forno, i carciofi alla romana, l’insalata di puntarelle e la crostata di ricotta e pere. La celebre coda alla vaccinara, invece, è nata nel Ristorante Checchino, un’istituzione della cucina romanesca dal 1887 e dove oggi troviamo anche un nuovissimo cocktail bar. In piazza di Spagna ci attende infine la sala da tè più inglese d’Italia, la Babington’s Tea Rooms, che serve anche l’English breakfast e il brunch con le uova e il curry.
Da Roma scendiamo ancora e arriviamo a Napoli, altro centro fondamentale nel nostro viaggio nell’Italia da gustare attraverso i suoi Locali Storici. L’usanza tutta napoletana del caffè sospeso si rispetta ancora oggi al Gran Caffè Gambrinus, che oltre alla classica «tazzulella» propone anche dolci tipici campani come la sfogliatella e il babà. Questa delizia al rhum è protagonista anche al Ristorante La Bersagliera, un gioiello liberty nel borgo di Santa Lucia dove non bisogna perdersi gli spaghetti con le vongole, il polipetto verace all’acqua di mare e il baccalà. Tempio delle ricette napoletane è il Ristorante Umberto, giunto alla quarta generazione e che oggi propone anche le polpettine di Nonna Ermelinda e i paccheri di Gragnano “d’o Treddeta”, dal soprannome del fondatore. A Sorrento si trovano invece l’Hotel Imperial Tramontano (dove lo chef Pasquale Di Meglio porta avanti la tradizione familiare dell’arte culinaria napoletana nel “Ristorante Belvedere”, avvalendosi anche della supervisione dello chef Alfonso Iaccarino) e l’Hotel Bellevue Syrene (il cui “Ristorante La Pergola” è sotto la guida dello chef Ivan Ruocco). Nella Penisola Sorrentina si trova anche il Ristorante Antico Francischiello da Peppino, a Massa Lubrense: nelle sue coloratissime sale si possono gustare gli antipasti di verdure, il filetto di pezzogna gratinato al finocchietto e le gocce di spigola con vongole, rucola e pomodorini.
Il nostro itinerario lungo la Penisola si conclude ad Andria, in Puglia. Qui la storica Confetteria Mucci Giovanni ha creato gli inimitabili “Tenerelli”, confetti dal cuore tenero con mandorle pugliesi e nocciole piemontesi, ricoperti con doppio strato di cioccolato. E qui, per concludere il nostro viaggio nell’Italia più bella, non può mancare anche una visita all’annesso Museo del Confetto, simbolo perfetto di come i Locali Storici d’Italia siano ancora oggi non soltanto Ambasciatori del Gusto ma anche centri di aggregazione culturale per le località che li ospitano. Un patrimonio inestimabile, che non potrà mai essere eguagliato.