È da un commerciante di stoffe che, in quella che allora si chiamava “Via dei lanaioli” e che oggi è Via dei Tavolini, Pietro Paoli prese in affitto un locale al piano terra per aprirvi la sua pizzicheria. Era il 1827: così inizia la storia del più antico ristorante di Firenze, noto ancora oggi per l’amore con cui protegge le ricette più autentiche della tradizione toscana. Nel 1909 fu interamente ristrutturato in stile neo-gotico, dando vita così alla struttura che ritroviamo ancora oggi. Risalgono invece al 1916 le lunette dipinte da Carlo Coppedé e ispirate al Decameron, mentre le ceramiche Cantagalli che campeggiano sulle pareti riportano tutti gli stemmi dei comuni toscani. Il libro degli ospiti del Paoli conta più di mille pagine: tra le tante firme si leggono quella di Puccini, Leoncavallo, Pirandello, Marinetti e Charlie Chaplin.