Un monumento della cultura italiana, nel quattrocentesco Palazzo Agostini sul Lungarno. Colmo di gloriosi ricordi degl’illustri frequentatori risorgimentali, quand’erano studenti: Domenico Guerrazzi, sospeso dall’università per aver declamato qui una notizia sui moti carbonari; Giuseppe Montanelli, volontario a Curtatone e Montanara; Giuseppe Giusti, che lo rese famoso nelle “Memorie di Pisa” del 1841; Renato Fucini, Giosuè Carducci, che qui creò un poema eroicomico. E Mazzini, il garibaldino Abba e Ruskin. Nel 1839, fu sede di riunioni del primo Congresso Italiano degli Scienziati. Sette generazioni.