Bar, caffè, pasticcerie
Caffè Camparino
Dal 1915
Milano (MI)
Bar, caffè, pasticcerie
Caffè Camparino
Dal 1915
Milano (MI)

Direttore – Tommaso Cecca

P.za del Duomo, 21, 20121 Milano MI
+39 0286464435
info@camparino.it
Con il progenitore Caffè Campari è simbolo della cultura milanese tra Duomo e Galleria, dove Verdi e Boito, Puccini, Illica e Giacosa sostavano dopo le rappresentazioni alla Scala. Re Umberto I ed Edoardo VII d’Inghilterra bevevano al banco il Bitter, che ispirò i celebri manifesti-réclame di Cappiello, Nizzoli, Dudovich, Depero. Lo frequentavano i Futuristi, con Marinetti e Boccioni; il giornalista Luigi Albertini, artefice del prestigio nazionale del Corriere della Sera. Capolavoro Liberty, con il banco dell’ebanista Quarti, i lampadari dell’artista-fabbro Mazzucotelli, i mosaici di D’Andrea.

Il più vandalizzato

Il Caffè Camparino in Galleria Vittorio Emanuele, a Milano, dal 1867 ha registrato ben 87 rotture di vetrine da parte dei dimostranti politici che facevano scorribande sotto i portici di piazza del Duomo e in Galleria.

Il più “arredo originale”

I primi tre piani del Grande Albergo Ausonia & Hungaria del Lido di Venezia sono arredati con i mobili originali Liberty del 1905, creati dal maestro ebanista milanese Eugenio Quarti, che ne espose alcuni pezzi al Salone dell’Arte di Parigi del 1907. In ogni camera il letto con testata, i comodini, la toilette per il trucco e il piccolo affascinante armadio-specchio-e-metà-cassettiera, che ci ricorda com’erano essenziali i guardaroba dei viaggiatori-turisti di un tempo. Quarti realizzò anche il bellissimo bancone del Caffè Camparino di Milano.

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