Chalet fiabesco ispirato alla Secessione viennese. Nell’Ottocento era un’osteria, frequentata e ricordata dal poeta Robert Browning, sorta dov’era il cinquecentesco ‘casino’, unica opera del Palladio al Lido, che il patrizio Daniele Pisani fece costruire per gli incontri della nobiltà veneziana. Divenne albergo all’inizio del Novecento. Dell’antica struttura conserva la divisione di alcuni spazi, l’imponente camino e le colonne della sala da pranzo. Boiseries, cassettoni, torciere e lampadari, anche del Bellotto, sono del Novecento. Nel 1964 venne costruita dall’architetto Alfeo Pauletta un’ala chiamata ’barchessa’ vincolata nel 2019 dalla soprintendenza, come tutto il complesso alberghiero, e catalogata dal Ministero dei Beni culturali, come uno degli edifici notevoli del Novecento. Guidata dalla stessa famiglia dal 1954, che lo ha arricchito con una straordinaria collezione di arredi d’epoca.