In ogni tazza di caffè c’è il lavoro di milioni di contadini

Gen 19, 2018 | News

dalla rassegna stampa del 18.01.18

 

    TORINO 18/01/2018 

È il discorso che Michele Cannone, Head of Food Service Marketing di Lavazza, ha pronunciato nell’ambito dell’evento in cui si parla di sostenibilità e approccio etico al cibo.

TORINO

In ogni tazza di caffè c’è il lavoro di milioni di contadini. Questo il cuore del discorso che Michele Cannone, Head of Food Service Marketing di Lavazza, ha pronunciato nell’ambito della terza edizione di Care’s, The ethical Chef Days, l’evento voluto dallo chef stellato Norbert Niederkofler capace di riunire chef da tutto il mondo per parlare di sostenibilità, innovazione e approccio etico al mondo del cibo.

¡TIERRA!,

Mettere in condizione i contadini di realizzare al meglio il loro lavoro e di credere al cambiamento: queste le basi su cui si è sviluppato ¡Tierra!, il progetto di sostenibilità voluto dall’azienda torinese realizzato in collaborazione con la Ong Rainforest Alliance allo scopo di migliorare le condizioni sociali e ambientali e le tecniche produttive di alcune comunità di produttori di caffè. Ma ¡Tierra! ha anche lo scopo di far riflettere il consumatore finale guidandolo a un consumo più consapevole nell’atto quotidiano di bere una tazzina di caffè: un gesto globale, ormai talmente scontato da essere meccanico e spesso, purtroppo, quasi privo di interesse. «In realtà dietro al caffè – commenta Cannone – esiste un mondo ampiamente inesplorato che ha ancora molto da comunicare: uno degli aspetti più stimolanti legato al suo utilizzo è sicuramente quello in cucina dove diventa elemento di accompagnamento o anche spezia”. Su questo concetto sta lavorando anche il tre stelle Michelin Norbert Niederkofler, Brand Ambassador di Lavazza, che ha scelto di affiancare ai suoi menù una miscela sostenibile che ben si abbina alla sua idea di cucina etica. Niederkofler, che il 24 marzo sarà a Bardonecchia nell’ambito della kermesse “Cena sotto le Stelle” per raccontare la sua passione per la gastronomia e per le tradizioni alpine e la sua visione di cucina di montagna spiega infatti come il sostegno di Lavazza nei confronti dei coltivatori di caffè possa essere paragonato al sostegno che con la filosofia di Cook the Mountain la sua cucina sta offrendo ai piccoli produttori dell’Alta Badia.

UNA STORIA DI SOSTENIBILITA’  

A Care’s è stato poi presentato in anteprima nazionale il nuovo ¡Tierra! Colombia che racconta una storia di sostenibilità legata ai territori fertili di Meta, regione caffeicola dove a causa del conflitto armato per lungo tempo la coltivazione del caffè non è stata praticata. I progetti della Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus hanno però aiutato oltre cento famiglie di agricoltori colombiani a ripristinare le piantagioni di caffè dopo il periodo di guerriglia, creando condizioni di lavoro sostenibili e migliorando la qualità del caffè e la produttività delle piantagioni. E la nuova miscela 100% arabica sarà anche in degustazione nello storico locale di via San Tommaso a Torino dove la Lavazza è nata. Qui, ogni sera, si lavora al concetto di coffee design che affianca a fine cena prodotti come il caviale di caffè, degustato a Care’s nella versione di Sparkling Coffee in abbinamento a Ferrari Maximum e Rhum. Del resto Lavazza sin dal 1996 è stata pioniera nell’esplorazione delle infinite sperimentazioni di cui il caffè può essere protagonista, muovendo i primi passi nell’alta gastronomia grazie alla collaborazione con alcuni tra i più grandi chef del panorama internazionale come Ferran Adrià, Carlo Cracco, Massimo Bottura, Davide Oldani e, appunto, Norbert Niederkofler.